martedì 28 agosto 2007

Informazione piatta


Questa critica probabilmente indirizzata alle emittenti radiofoniche americane e alla loro piatta programmazione, sta a pennello anche al nostro sistema informativo.

"Cercavo la strada di casa ma tutto ciò che sentivo era il ronzio che rimbalzava da un satellite, e che si abbatteva sull'ultima lunga notte d'America. Voglio solo il suono di mille chitarre, percuotere una batteria, voglio un milione di voci che parlano lingue diverse. Questa è Radio Nowhere, c'è qualcuno ancora vivo là fuori?".
B Springsteen

sabato 25 agosto 2007

Servizi e civiltà

Oggi ho letto questa lettera...


“Ho appena lasciato Roma e mi trovo nel centro di Copenhagen. Qui esco e trovo piste ciclabili ovunque; i miei bambini giocano da soli sotto casa in un giardino con altalene e campo di calcio. Guardo le statistiche sul crimine e non si parla di criminalità organizzata: non esiste.E anche la corruzione praticamente non c'è. Ascolto le proposte di riforma del welfare del Partito socialdemocratico danese, tra l'altro guidato da una donna quarantenne, e scopro che tra le sue 72 idee concretissime c'è quella di garantire una doccia al giorno agli anziani negli ospizi. In Italia non siamo neanche arrivati ad assicurare l'ospizio pubblico agli anziani, che intanto continuano ad aumentare.Ci sono più di duemila chilometri tra Roma e Copenhagen, e la distanza si sente. Innanzitutto in termini di pubblica amministrazione. Vado all'anagrafe per iscrivere la famiglia: facciamo la fila con i numeretti, ci sono penne per tutti, il personale parla inglese e così anche mio marito, che è italiano, può capire. Dopo mezz'ora è fatta. Il giorno stesso scopro che la mia banca ha già cambiato il mio indirizzo nel suo archivio, che evidentemente è collegato con quello dell'anagrafe.In mezz'ora ottengo il permesso per parcheggiare per sei mesi sotto casa. Risultato: poca burocrazia, poche seccature. Non sorprende che i miei colleghi danesi mi abbiano fatto sempre la stessa domanda in tutti questi anni, quando cercavo di raccontargli l'Italia: “Perché? Perché la mafia? Perché la corruzione? Perché le crisi di governo? Perché Berlusconi?””L. D.

giovedì 23 agosto 2007

Non ne posso più

Perbacco com’è messa male l’informazione in Italia.
Non hanno proprio più nulla di che raccontare se non si tratta di un omicidio, di un incidente stradale, di morti sul lavoro eccetera.
Tema unico in molti notiziari e quotidiani: la morte cioè ciò che fa più paura alla gente.
E soprattutto distoglie l’interesse su temi più fastidiosi alla classe politica…
Non ne posso più.
A volte mi capita di vedere un Tg a mio parere fatto molto bene che è quello della Tv satellitare “Euronews”.
Caspita, sembra di vivere in un altro mondo.

giovedì 16 agosto 2007

Se ci sei batti un colpo


Non sono più sorpreso dalla capacità che hanno i mezzi di comunicazione di stravolgere il significato delle notizie, ma mi sconvolge il fatto che in Italia non si reagisca mai.
E’ pazzesco per esempio, che si dà più risalto al magistrato che scarcera (applicando la legge) una persona, che poi in stato di ubriachezza uccide un passante sulle strisce pedonali, invece che alla norma che glielo ha consentito.
Ci vogliono norme che prevedono la tolleranza zero, e non chiedere ai magistrati di fare quello che non possono, che la legge non gli consente. Non se la possono mica inventare.
Non sono per le reazioni violente ma per l’astensionismo drastico.
Non ascoltare i notiziari che manipolano le notizie, parlano solo di morti, omicidi e quanto altro.
Non acquistare articoli di grandi imprenditori italiani che trasferiscono in Cina le loro produzioni a causa della concorrenza e del costo del lavoro, per poi vedere che quando il prodotto arriva in Italia, è venduto nemmeno ad un centesimo in meno di prima (imprenditori o procacciatori di affari?).
Non votare più partiti politici non credibili che chiedono di essere demandati a decidere chi ci deve rappresentare attraverso le loro segreterie.
Chi avrebbe votato questo o altri governi se fosse stato a conoscenza dei nomi di chi ha firmato l’indulto?
Italiani ci siete????

venerdì 10 agosto 2007

Battaglie


“Combattere una battaglia è bello. Che si perda o che si vinca rimane il gusto di averci provato. Stare a guardare le porcherie della vita che ci scorrono accanto e non fare nulla, non dire nulla, è avvilente. Toglie linfa al nostro organismo. Diventiamo in po’ più verdi, un po’ più grigi, un po’ più neri, assumiamo i colori di una televisione disturbata.
E qualche volta “saltiamo”. Spariamo al vicino di casa. Facciamo a pezzi la famiglia. Buttiamo massi da un ponte autostradale. E’ l’auto-repressione che ci lavora dentro. Giorno dopo giorno. Telegiornale dopo telegiornale.
Le battaglie è meglio vincerle, certo, ma per farlo bisogna impegnarsi un secondo in più dell’avversario”


B.Grillo

giovedì 9 agosto 2007

Cosa pensano di noi

"Per fare in Italia della comicità e del grottesco basta leggere a voce alta i giornali, con un portavoce governativo fotografato dove battono i travestiti, un ministro della Giustizia che ha partecipato come invitato al matrimonio di un mafioso...".
Der Spiegel

mercoledì 8 agosto 2007

Cattiva Comunicazione


"Inter-Juve: finalmente il campo dirà la verità"

Questo è uno dei tanti esempi (prendo spunto dallo sport che a me piace), di titolo di un articolo su un quotidiano italiano (sito internet della Gazzetta dello sport).
E’ il caso di creare tanta attesa per incontri amichevoli di calcio d’Agosto?
Non dovrebbero essere i mezzi di informazione i primi a non creare tensioni tra tifosi?
Secondo me qui tutto gira nel senso sbagliato e si insiste con innumerevoli regole/leggi a volte incomprensibili e in conflitto tra loro per evitare quelle essenziali e chiare che vanno a creare imbarazzo, quando sono applicate.
D'altronde siamo l’unico paese dove la maggioranza della popolazione crede ancora che Andreotti sia stato assolto dalle accuse per le quali è stato processato.
ps: complimenti agli allenatori delle due squadre che per risposta hanno schierato delle formazioni insignificanti