lunedì 9 aprile 2012

Fiducia nello stato

Oggi i cittadini non hanno fiducia nello Stato, hanno ragione, per loro lo Stato si identifica con una classe politica che è caratterizzata dai due primati: un alto tasso di incompetenza tecnica e un altissimo tasso di criminalità, probabilmente l’ambiente a tasso di criminalità più alto del Paese, superiore a quello di posti celebri come Via Prè a Genova o Porta Palazzo a Torino e i cittadini identificano questo ambiente criminale, inquinato dal malaffare con lo Stato e non si fidano, si chiedono: "Ma dove vanno i nostri soldi? Cosa ne fanno? Nessuno lo può sapere in uno Stato moderno, nessuno può sapere come vengono ripartiti 150/200/300 miliardi di Euro ogni anno, ma i loro rappresentanti stanno lì, per ripartirli bene. Certo bisogna fidarsi. Allora il circolo vizioso dovrebbe trasformarsi in un circolo virtuoso, bisognerebbe che da una parte la classe dirigente fosse superiore a ogni sospetto, fosse formata da gente come noi, nel nostro deputato uno come noi che rende il servizio, pagato come uno come noi, perché rende un servizio e dall’altra il cittadino che fa il proprio dovere, che denuncia il delinquente che non lo fa e che a questo punto sa che quello che fa non è inutile, che per avere una vita prospera e felice dovrà obbedire alle leggi dello Stato e in particolare a quelle tributarie.

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